Sardegna, finanziamenti per utilizzo fonti rinnovabili

Bando pubblico contributi per impianti solari termici – persone fisiche e soggetti giuridici privati diversi dalle imprese

Impianti solariCon Delibera N. 55/30 del 16.12.2009, l’Assessorato dell’Industria, Servizio Energia della Regione Autonoma della Sardegna – nel contenere i fenomeni di inquinamento ambientale sul territorio regionale e favorire lo sviluppo e la diffusione di energie derivanti da fonti rinnovabili – ha autorizzato l’utilizzo di risorse economiche derivanti dalla “Carbon Tax”.
È stato emanato, quindi, un Bando pubblico contributi per impianti solari termici che permetterà l’erogazione di un contributo massimo del 30% delle spese sostenute per l’installazione di impianti solari termici atti alla produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento degli ambienti e sistemi integrati nelle strutture edilizie.
Possono beneficiare di questo contributo le persone fisiche ed i soggetti giuridici privati diversi dalle imprese che presenteranno regolare richiesta nei tempi e modi definiti da detto bando.
Per eventuali informazioni tecniche su tali sistemi ed avere maggiori informazioni su tempi e modalità di presentazione delle domande alla Regione Sardegna, si può contattare il Circolo Su Nuraghe.Continua a leggere →

Come il mirto nella valle effonde nell’aria la sua fragranza

Locandina HaitiSolidarietà – anche solo un piccolo gesto – Un Euro per Haiti – far fruttare le qualità personali donando – spendere il tempo a propria disposizione per chi ha bisogno – condivisione delle iniziative in favore della popolazione di Haiti

La Comunità dei Sardi di Biella, profondamente colpita dall’immane tragedia del Popolo di Haiti, aderisce all’appello del Vescovo di Biella Mons. Gabriele Mana, promuovendo tra gli Associati una sottoscrizione.
Il frutto della colletta verrà consegnato con sollecitudine in Curia tramite il nostro Cappellano Don Ferdinando Gallu, affinché l’aiuto giunga in fretta a destinazione. (le offerte possono essere consegnate direttamente al Circolo a Francesco, Alma o Anna).
In bacheca verrà affisso il resoconto del risultato della colletta.

Battista Saiu

Solidarietà

HaitiPreliminare è una trattazione etimologica del termine. Esiste un apposito lemma nel dizionario di G.Devoto e G.C.Oli (Id., Il dizionario della lingua italiana, Ed.Le Monnier, Firenze, 1990), che così si esprime a riguardo: «…atteggiamento, spontaneo o concordato, rispondente ad una sostanziale convergenza od identità di interessi, idee o sentimenti … In senso più elevato la coscienza viva ed operante di appartenere ad una comunità, condividendone le necessità, in quanto si esprime in iniziative individuali o collettive, di sostegno morale o materiale…». Il vocabolo deriva dalla dizione solidario, dal francese solidaire, originato a sua volta dalla parola latina solĭdus, ossia ciò che è solido, integro, pieno e compiuto, per lo più con frequente e stretto riferimento ai vincoli di natura giuridica legati alla cosiddetta solidarietà nelle obbligazioni ((Cfr., L.Castiglioni e S.Mariotti, IL – Vocabolario della lingua latina, Ed. Loescher – Nuova edizione con appendice antiquaria, Roma-Milano, 1990)). Di consueto, nell’uso comune più diffuso, il termine “solidarietà” indica un atteggiamento benevolente e comprensivo, gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto.
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Papassinos de Tertenia, Ogliastra e frinire delle cicale

Sabato 30 gennaio, Nella Lastrucci Scatta ha presentato sos papassinos de Tertenia – dolce appuntamento con i Sapori di Sardegna per conoscere l’isola attraverso il gusto – ricetta e degustazione – immagini della serata sono visibili nella sezione Fotografias

gruppo di amici con al centro Nella Lastrucci ScattaDa tre anni faccio parte del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella al quale mi sono avvicinata timidamente grazie alle svariate richieste della mia amica Alma.
Ho conosciuto la Sardegna all’inizio degli anni Ottanta e a poco a poco mi sono lasciata prendere dalla sua bellezza.
Il primo luogo che ho visitato è stato Barisardo e l’Ogliastra con Tertenia.
Negli anni a seguire, con le mie ragazze, allora bambine, ce la siamo visitata tutta.
Ho apprezzato la mutevolezza del suo territorio, dalle aspre montagne della Barbagia alle dolci colline che lentamente degradano verso il mare; quel mare così limpido!
La cosa che ancora oggi è rimasta impressa nella mia mente attraversando la provincia nuorese, sono state le nannai, le “nonne”, donne vestite di nero, austere nella loro semplicità.
Dell’Ogliastra ricordo gli svariati e genuini modi nel fare da mangiare, l’aria che profuma di mirto e d’abete nano mediterraneo che, d’estate, svela il frinire delle cicale.
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Gran favata, chi siamo e chi eravamo attraverso il gusto

LocandinaSabato 6 febbraio, alle ore 20, nei locali di via Galilei, il Carnevale dei Sardi di Biella inizia con la Gran favata, piatto tipico della tradizione contadina preparato con carne di maiale, fave e finocchi selvatici o con altre rare verdure di stagione.
Si tratta di una variante mediterranea delle note fagiolate ben radicate nel Biellese e presenti in altre località delle province vicine. Pochi sanno che per diffusione territoriale e per quantità di derrate consumate, il Piemonte orientale vanta un primato di tutto rispetto.
In Piemonte, i fagioli – nella ricercatissima varietà di Saluggia – hanno sostituito le fave, legume universalmente legato al culto dei morti.
In questo periodo dell’anno, le piazze di molte località alpine si animano di fumi e profumi, con fuochi che riscaldano persone e fanno ribollire delicate prelibatezze entro grandi paioli di rame.
Favata sarda o succedanea fagiolata piemontese sarebbero varianti del permanere di antiche ritualità legate al morire stagionale: banchetto funebre, pubblico refrigerium, in attesa del rifiorire della bella stagione.
La Favata proposta dai bravi cuochi di Su Nuraghe permetterà di avvicinarci “alle origini” attraverso antichi sapori: ulteriore contributo alla scoperta e valorizzazione di chi siamo e di chi eravamo attraverso il gusto.
Inoltre, durante la serata e nei diversi appuntamenti che in questo periodo si susseguiranno, sarà possibile gustare le caratteristiche cattas e zippulas, i dolci del Carnevale dei Sardi.
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