Immagini e poesia tra rosmarino, menta, lauro, mirto e rami di corallo

Mostra Ludovica Pepe Diaz
Gli artisti Mirco Cherchi, Alessio Negro, Francesco Logoteta e Ludovica Pepe Diaz con l'Assessore alla Cultura della Città di Biella Andrea Del Mastro delle Vedove e il Consigliere della Provincia di Biella Davide Eugenio Zappalà

Alle 18,30 di sabato 5 giugno il salone della biblioteca Su Nuraghe trasformato in ambiente mediterraneo con gli addobbi floreali dove primeggiavano rosmarino, menta, lauro e mirto impreziositi da rami di corallo, e con al centro un piccolo uliveto, ha accolto un pubblico numerosissimo venuto per le “poesie da ascoltare, da vedere e… da mangiare“, le poesie che Ludovica Pepe Diaz, socia del Circolo Su Nuraghe, ha voluto presentare assieme ai suoi quadri-illustrazione delle poesie stesse.
Il Presidente Dott. Battista Saiu ha presentato l’autrice Ludovica, napoletana di nascita con illustri antenati: Guglielmo Pepe e Armando Diaz, Duca della Vittoria e di madre tedesca di origine polacca.
Hanno portato il loro saluto l’Assessore alla Cultura del Comune di Biella, Andrea Del Mastro Delle Vedove e, in rappresentanza della Provincia di Biella, il Consigliere Davide Eugenio Zappalà.
Le note della chitarra acustica del bravo Alessio Negro, studente dell’Istituto Musicale Perosi, hanno dato inizio alla manifestazione.
Le mille voci di Mirco Cerchi, la voce suadente di Francesco Logoteta e la voce appassionata della stessa autrice hanno ammaliato un pubblico attento ai sentimenti e alle sensazioni espressi dalle poesie e dal colore mediterraneo che le pervadeva.
La chitarra di Alessio, con degli stacchi opportuni ne sottolineava l’atmosfera.
Alla fine del primo tempo sono stati distribuiti i doni, creati dalle abili mani della ceramista Anna Taberlet Puddu: una collana per le signore e un portachiavi per i signori.
Conclusa la lettura con i ringraziamenti dovuti a tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita della manifestazione, Anna e Ludovica hanno consegnato un dono speciale al Presidente e delle ceramiche ai bravissimi artisti. Un dono particolare è andato a Flodis, ragazzo undicenne, allievo del Laboratorio di Colore diretto da Ludovica presso la Fondazione Angelino, che ha dipinto la tela raffigurante l’ulivo posta alle spalle della pedana.
Un ricchissimo buffet con i piatti ispirati dalle poesie lette che andavano dal pane carasau, pecorino sardo e olive relativi alla poesia “La tua isola nel mio sogno” alle violette candite su bignè e meringhe per la poesia “Violette” alle uova di quaglia con salsa Iziki e cetriolini per la poesia “Canzone d’amore”, ai datteri al mascarpone e ricotta all’aroma di fior d’arancio per “Alhambra”, ecc… con l’immancabile sottolineatura del Vermentino di Sardegna. Una vera orgia di sapori ai quali il pubblico ha dedicato una entusiasta attenzione.
Un bravo caloroso a Ludovica e agli artisti che le hanno fatto corona e un plauso doveroso al Presidente Battista Saiu e a tutto il Circolo Su Nuraghe che, come sempre, è in prima linea nel proporre e fare cultura.

Boicheddu Maxia

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