Feminas 2011, il Tricolore veste la “Signora Italia”

Un mosaico di Unità Tricolore

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Feminas 2011 a Su Nuraghe, grande torta, mimose e Tricolore.

Sabato 5 marzo, presso i locali del Circolo Su Nuraghe di Biella, ha preso avvio la serie di appuntamenti ed eventi, predisposti per i mesi di marzo e di aprile, dalla locale Comunità dei Sardi per celebrare il 150° Anniversario dell’Unità della Penisola.
Prima tappa della relativa macchina organizzativa è stata l’edizione di quest’anno della serata dedicata alla Festa della Donna, approntata, nella circostanza, con una specifica propensione, e senza esclusioni di sorta, a tutto il gentil sesso della Penisola. L’occasione, infatti, oltre ogni allusivo profilo di retorica, ha visto i balli, i profumi ed i sapori della festa unirsi ai segni della memoria, alle parole, ai suoni ed alle testimonianze delle identità di oggi. Il tutto sotto l’egida unificante della riflessione e del Tricolore Nazionale che veste la «Signora Italia» del 2011.
Oltre le danze e la convivialità, animate dal connubio tra l’arte del duo Mattinelli-Pomice, la generosità dei sapori della Pasticceria Brusa e l’impatto delle mimose dell’Angolo del Fiore, variegate e originali sono state le relative “schede” che hanno composto il mosaico di significati della serata.
In apertura le melodie dell’appartenenza e delle origini, con le note dell’Inno di Mameli e del Cunservet Deus su Re, attraverso le voci di Su Nuraghe in coccarda tricolore. A seguire i saluti dell’amministrazione comunale di Biella rappresentata dall’Assessore alla Cultura Andrea Delmastro, attraverso un incisivo intervento volto a ricordare l’importanza di cogliere fruttuosamente simili occasioni del 2011 per unire e per fare comunità. Poi la presentazione della mostra storico-documentaria intitolata “Segni del fluire“, nella quale, come hanno ricordato i curatori, simboli e impronte del passato indicano “da dove viene” l’Italia del presente. Di seguito il sentimento e la passione, proposte dalle sorelle Solinas di Pozzomaggiore (SS), con la canzone “Non potho reposare“, e dai versi poetici della migrazione femminile di ieri, grazie ad Anna Maria e a Grazia Cuccuru. A contraltare la testimonianza del mondo dell’immigrazione e dell’Italia di oggi, attraverso le riflessioni della dott.ssa Udoamaka Elenwoke, sociologa-antropologa di origine nigeriana. A chiosa, su proposta di Ludovica Pepe Diaz, una “stuzzicante” lettura di un passo di Madre Teresa di Calcutta, umile donna servitrice degli ultimi.
Un «Feminas 2011» , quindi, che attraverso la circostanza della ricorrenza ha visto così emergere tutte le caratteristiche ed i contenuti insiti di quanto ci si potrebbe augurare sempre e costantemente per il Paese non solo del domani, ma già del presente.

Roberto Tuveri


Feminas 2011 a Su Nuraghe, grande torta, mimose e Tricolore.
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Voci di Su Nuraghe.
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