Dalla scuola all’alveare: i bambini scoprono il valore delle api e di un territorio che punta su cultura, natura e futuro.
Un’avventura educativa all’insegna della biodiversità e della sostenibilità ambientale ha coinvolto gli alunni della Scuola primaria di Campiglia Cervo, protagonisti di una visita speciale svoltasi il 14 maggio 2025 presso l’“Oasi delle Api – casiddos de Nuraghe Chervu”, alle porte di Biella. L’iniziativa, promossa in vista della Giornata Mondiale delle Api che si celebra il 20 maggio, si inserisce in un più ampio percorso formativo incentrato sull’educazione ambientale e civica, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
L’insegnante Barbara, che ha accompagnato la scolaresca, spiega: «Abbiamo voluto offrire ai bambini un’opportunità concreta per riflettere su questioni ambientali di stringente attualità. Le api sono oggi gravemente minacciate da cambiamenti climatici, pesticidi, agricoltura intensiva e perdita di habitat. Visite come questa consentono ai nostri alunni di capire, attraverso l’esperienza diretta, l’importanza cruciale di questi impollinatori per il nostro ecosistema e per la sicurezza alimentare globale».
Ad accogliere i piccoli esploratori sono stati Paolo Detoma, presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori, e Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, promotori dell’Oasi insieme al Soroptimist International Club di Biella e al Comune di Biella. L’Oasi, inaugurata nel 2021, è frutto di una sinergia virtuosa tra enti, associazioni e realtà imprenditoriali locali, che ha dato vita a un modello di sussidiarietà attiva e cooperazione interregionale.
Inserita nella rete nazionale “+Api per la biodiversità” di Filiera Futura, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, l’Oasi ospita tre alveari operativi racchiusi in una speciale “gabbia di volo” e un habitat naturale rigoglioso, arricchito da piante mellifere selezionate da Roberto Mercandino dell’Azienda Agricola “La Torre”, partner della rete “TeriTori” e dall’Istituto Agrario di Biella. L’area non è solo rifugio per le api domestiche, ma rappresenta un prezioso ecosistema per diverse specie di impollinatori selvatici.
L’esperienza educativa ha dovuto affrontare un temporale improvviso, ma l’inaspettato cambio di programma si è trasformato in un’opportunità: la visita è proseguita all’interno della pasticceria Brusa, dove i bambini hanno seguito una lezione teorica sulle api tra profumi invitanti e un’atmosfera accogliente. A conclusione, una merenda a base di “torta paradiso” al miele e i tradizionali canestrelli biellesi offerti ai piccoli ospiti hanno lasciato un ricordo gustoso e affettuoso della giornata.
Appena cessata la pioggia, i bambini hanno potuto raggiungere l’Oasi per osservare da vicino la vita dell’alveare: l’organizzazione sociale delle api, la straordinaria architettura delle cellette esagonali e il ruolo fondamentale di questi insetti nella conservazione degli equilibri naturali. Inoltre, Detoma ha illustrato la minaccia rappresentata dal calabrone asiatico, recentemente comparso anche nel Biellese, distribuendo materiale informativo destinato alle famiglie.
Un elemento di particolare rilievo, pur rimandato a causa del maltempo, è il giardino mediterraneo dell’Oasi, uno spazio botanico che ospita piante autoctone della Sardegna fornite dall’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. e corredato da pannelli multilingue in latino, italiano, sardo e piemontese. Questo angolo di biodiversità costituisce un ponte culturale e scientifico tra Sardegna e Piemonte, trasformando l’area in un laboratorio didattico all’aperto dove ecologia e linguistica si incontrano.
L’Oasi delle Api – casiddos de Nuraghe Chervu – si conferma dunque un’eccellenza del territorio biellese, capace di coniugare educazione ambientale, promozione culturale e valorizzazione interregionale. Il progetto, che vede la Sardegna protagonista anche attraverso la presenza del Circolo “Su Nuraghe” e la diffusione del patrimonio linguistico e botanico isolano, si propone come modello replicabile per sviluppare nuove forme di turismo educativo e sostenibile.
Le ricadute potenziali non sono solo culturali e formative: l’Oasi, inserita in una rete nazionale, può diventare anche un attrattore turistico per scuole, famiglie e visitatori sensibili ai temi ambientali, promuovendo il Biellese come meta green e didattica. Al contempo, il legame con la Sardegna rafforza un circuito virtuoso di scambio tra territori, creando occasioni di visibilità e sviluppo anche per l’Isola, in un’ottica di cooperazione culturale e valorizzazione del patrimonio naturalistico.
Le visite guidate gratuite all’Oasi continueranno per tutto maggio e giugno. Per prenotazioni e informazioni è possibile contattare il numero 334 345 2685 (Idillio). Un’occasione imperdibile per scoprire come anche le più piccole creature possano insegnarci a prenderci cura del mondo.
La documentazione fotografica dell’attività è disponibile online sul sito di Su Nuraghe: Album Flickr – Su Nuraghe Biella
Eulalia Galanu
Nell’immagine: bambini a lezione nella pasticceria Brusa e presso l’area monumentale e all’Oasi delle Api, “casiddos de Nuraghe Chervu”.