Assaggi di fine estate a Pettinengo: erbaluce protagonista

descrizioneProssimo appuntamento con le “gallette di Beura” – conversazione con l’antropologo Luca Ciurleo su “neo tradizioni alimentari alpine” – degustazione e assaggio abbinato al “Bovale”, della Vitivinicola “Fradiles” di Atzara (Nuoro)

«La vendemmia dell’Erbaluce, da Caluso a Viverone, quest’anno anticipata per il gran caldo, porterà a una produzione di uno spumante d’eccezione, degno di rivaleggiare con il Prosecco e addirittura con lo Champagne. La vinificazione tradizionale, invece – DOCG dal 2010 – darà bianchi particolarmente forti (fino a 14 gradi), a meno che non intervengano gli enologi a ridurne il tasso alcolico».

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La Città di Susa invia a Biella pietra di memoria per “Nuraghe Chervu”

descrizioneDa Susa, città metropolitana di Torino, arriva la pietra di memoria che verrà collocata a Biella nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”. Una nuova tessera va ad aggiungersi all’ampio mosaico formato dalle tante altre provenienti dai Comuni italiani che hanno aderito al progetto del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, condiviso dalla Prefettura e dalla Città di Biella creando un monumento partecipato “dal basso” per ricordare i Caduti nella Prima guerra mondiale affinché la memoria colletiva affievolita sia invece rinvigorita e tramandata.

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Precenicco (Udine) invia a Biella pietra di memoria per “Nuraghe Chervu”

descrizione
In ideale continuità con le celebrazioni che si svolte nel corso del 2021 per ricordare l’anniversario del centenario della traslazione a Roma della salma del Milite ignoto, l’Amministrazione comunale di Precenicco ha accolto con favore l’invito della Prefettura di Udine di aderire all’iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, condivisa dalla Prefettura e dalla Città di Biella.

Il progetto prevede l’invio di una lastra di pietra, idealmente una per ciascun Comune italiano, indicante il numero dei Caduti della Grande Guerra, per il completamento dell’area monumentale chiamata “Nuraghe Chervu”.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis: “A” come “Archengh”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”.

La pianura, le colline e le montagne piemontesi al primo appressarsi dell’autunno si velano di brume.

La lingua piemontese è ricca di parole specifiche per descrivere questo paesaggio che ogni anno, in questa stagione, si delinea in tutta la sua varietà di colori e di misteriose ombrature.

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