“Estate a Pettinengo” continua con visite gratuite agli allestimenti museali, brindisi e cegustazioni con vini sardi e continenentali. Prossimo appuntamento: domenica 31 luglio, ore 16:00, conversazione con il dott. Simmaco Cabiddu sulla figura di sant’Eusebio da Cagliari, patrono della Regione ecclesiastica del Piemonte, emigrato dalla Sardegna nel IV secolo, introduttore del culto mariano di santa Maria di Oropa. Info e contatti: Idillio Zapellone, 3343452685
“Estate a Pettinengo”, intreccio di cultura e di sensi: conversazione su Eusebio da Cagliari e Santa Maria di Oropa
Domenica 31 luglio 2022, alle ore 16:00, negli spazi aperti del Museo delle Migrazioni di Pettinengo, conversazione a ingresso libero. Il dott. Simmaco Cabiddu illustrerà la figura di sant’Eusebio da Cagliari, patrono della Regione ecclesiastica del Piemonte, emigrato dalla Sardegna nel IV secolo, introduttore del culto di santa Maria di Oropa.
Da oltre millesettecento anni, Oropa è cuore pulsante della Fede biellese. Luogo di irraggiamento che ancora diffonde la sua luce ben oltre i confini locali, grazie all’opera del “pio Eusebio”, evangelizzatore di un Piemonte allora ancora pagano, emigrato a Roma con la madre, santa Restituta, dalla nativa Cagliari.
Il Comune di Ostiglia invia a Biella pietra di memoria per “Nuraghe Chervu”
Il Comune di Ostiglia in provincia di Mantova, comunica il sindaco Valerio Primavori nella nota di accompagnamento della pietra di memoria inviata a Biella, “ha aderito convintamente al progetto del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, finalizzato al completamento dell’area monumentale “Nuraghe Chervu” dedicata alla Brigata “Sassari” e ai Caduti biellesi e realizzata con pietre di riuso”.
“Unu contu/un racconto”, poesia di Nicola Loi che, passando da “Su Nuraghe” di Biella, arriva in Argentina
Un profondo valore formativo, didattico- morale traspare dai versi della poesia “Unu contu/Un racconto”, che Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) ha composto per “Su Nuraghe” di Biella.
Attraverso immagini, che affondano le radici nel remoto e pur presente mondo mitico isolano, personaggi e luoghi riaffiorano come “antigas Janas”, “antiche fate” dell’universo fantastico, oppure “Che cuddos omines de sos nuraghes”, “quegli uomini dei nuraghi”.
A questi si alternano immagini bucoliche come “sas baddes pienas de laore”, “le valli piene di grano”, annaffiate da sudore e da fatica, che “ant dadu dignidade a custa terra”, “hanno dato dignità a questa terra”.
Montemurlo invia una pietra a Biella per ricordare a “Nuraghe Chervu” i Caduti della Prima Guerra Mondiale
Il Comune di Montemurlo ha risposto all’invito della Prefettura di Prato ed ha inviato a Biella una pietra di riuso, proveniente da un’antica pavimentazione di Villa Giamari, che servirà per completare il lastricato di “Nuraghe Chervu”, l’area monumentale dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Il numero riportato sulla pietra – per Montemurlo 63 – indica i caduti della Grande Guerra che ogni Comune ha sacrificato nella lotta per l’unificazione del territorio nazionale. La pietra scelta è particolarmente significativa per la comunità montemurlese, perché proviene da Villa Giamari, storica villa-fattoria del territorio e oggi sede della biblioteca comunale e degli uffici cultura, politiche sociali e scuola.