Agosto – Casa Sardegna a Biella, i nuraghi verso l’UNESCO

Altare di Monte d’Accoddi

Da Biella, che nel corso del 2019 ha ottenuto il riconoscimento di “Città Creativa UNESCO”, l’appoggio al Comitato “La Sardegna verso l’UNESCO” affinché l’Isola con il suo patrimonio paesaggistico, archeologico, storico, artistico e culturale diventi patrimonio dell’umanità.

Scelte tra oltre 15.000 fotografie, 377 tessere a rappresentare tutti i comuni dell’Isola, compongono i dodici mosaici che illustrano Su Calendariu 2021 edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Nurnet – La rete dei Nuraghi.
Ciò che appare certa è la funzione di presidio fisico e materiale, o semplicemente visivo, svolta dai nuraghi. Analogamente a quel che avvenne sotto il dominio spagnolo, ben 3.000 anni dopo, tutte le coste della Sardegna risultano presidiate dalle torri nuragiche, ma con un’intensità ben maggiore rispetto a quella spagnola.Continua a leggere →

“Biker Ursis” e fucilieri sardi per il vescovo di Biella in visita al Museo delle Migrazioni di Pettinengo

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Domenica 8 agosto 2021, in occasione della visita a Pettinengo del vescovo da Biella, mons. Roberto Farinella, i motociclisti del Chapter URSIS B., Protectors LE MC Italy hanno issato sui loro bolidi le insegne del Papa e quelle della Regione Autonoma della Sardegna. Al pari dell’umile moderna asina montata da Gesù a Gerusalemme, il vescovo mons. Roberto Farinella è salito sull’utilitaria guidata dal presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu. In testa al corteo di bolidi, il presidente “Orso”, Vincenzo Salvatore Vaccaro, Commissario della Polizia di Stato, presso la Questura Biella.
Ad attenderli a Pettinengo, il maresciallo Remy Di Ronco, comandante la stazione dei Carabinieri di Bioglio, per la visita privata della mostra di gigantografie “Biellesi con la valigia, Fratelli tutti”, liberamente visitabile fino ad ottobre: nuovo ulteriore invito a Pettinengo, il “balcone del Biellese” con spettacolare vista sulla pianura.Continua a leggere →

Agosto, una parola sarda al mese: “R” come “Rammu”

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

incipit R in Giampaolo Mele, Die ac NocteRAMMU sass. ‘rame’. Cfr. rámene, arrámene log.; arrámini camp. m. ‘rame, minerale malleabile indicato col simbolo chimico Cu‘. Cfr. gen. rammo ‘rame’. Base etimologica della voce italica è il sum. ramu, con base in ra ‘solare, luminoso’ + mu ‘incantation, incantesimo’ = ‘incantesimo splendente’, o ‘splendore incantevole’ (causa lo splendore sensuale della materia). Non è un caso che sia legato alla parola akk. râmum ‘amore, love’. Nemmeno è un caso che il rame nel Medioevo dagli alchimisti fosse denominato Venere ed anche meretrix metallorum: a ciò concorsero il suo splendore, la malleabilità, la sua capacità di legarsi con tanti altri metalli. Quindi non è affatto un caso che gli antichi Romani chiamassero il rame āes, āeris, parola basata sul sum. a’aš ‘desiderio, brama, cupidigia, struggimento, libidine’. Si notino questi due radicali latini, il nominativo (āes) e l’altro (āeris) appartenente al genitivo, dativo ecc. Infatti, mentre il nominativo ha base nel sum. a’aš, le altre forme della declinazione hanno base nell’akk. eriu(m), werium, (w)erû(m) ‘rame’ < sum. erida ‘rame’.Continua a leggere →

Poesia di Nicola Loi, solidarietà in “Aiuto alla Sardegna incendiata”

Scano Montiferru, Nuraghe Nuracale dopo l'incendio

Porta il numero 527 la poesia di Nicola Loi composta durate i tragici giorni degli incendi che hanno attraversato la Sardegna riducendo in cenere i secolari boschi del Montiferru e le campagne della Planargia. Da Bonarcado a Cuglieri, passando per Santu Lussurgiu. Una linea di fuoco di circa 50 chilometri a Nord di Oristano ha divorato secoli di storia riducendo in cenere alberi secolari. A fuoco una superficie di oltre 20 mila ettari che fa registrare il triste primato dell’incendio più esteso della storia repubblicana.Continua a leggere →

Al Museo delle Migrazioni di Pettinengo, in mostra uccelli che fan tappa in Sardegna e nel Biellese

allestimento di uccelli migratori in mostra al Museo delle Migrazioni di Pettinengo

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso gratuito nel rispetto delle norme Covid-19

Tra i motivi che portano le persone a migrare c’è, da sempre, la ricerca di migliori condizioni di vita, ma a dir la verità non si tratta di una causa limitata agli spostamenti degli esseri umani: anche gli animali, infatti, migrano per trovare un territorio più adatto alle loro esigenze e, proprio per questo, al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli non poteva mancare una sezione dedicata agli uccelli. Tantissime specie di volatili infatti compiono due migrazioni annuali: una verso regioni a clima più fresco, favorevole alla nidificazione, e con maggiore possibilità di reperire cibo per i piccoli, e un’altra, percorrendo la rotta inversa, subito dopo lo svezzamento, con i nuovi nati che dunque seguono i genitori verso un clima più caldo dove trascorrere l’autunno e l’inverno.Continua a leggere →