Donne del Filet, a Su Nuraghe di Biella l’Isola incontra il Continente

Donne del Filet
Donne del Filet, saluti prima della pausa estiva, incontro conviviale e su cumbidu.

Biella, 16 luglio 2014 – Con l’arrivo dell’estate, molti Sardi che risiedono nel Biellese ritornano, come rondini al nido, a salutare la terra in cui sono nati. Così, dal 20 luglio, anche del Circolo Culturale Sardo di Biella interrompe l’attività sociale, sospendendo l’apertura serale delle sale. Anche corsi e laboratori vanno in vacanza. Oggi pomeriggio, è stata la volta delle Donne del Filet. Gli incontri riprenderanno a settembre, nella seconda decade. Per chi non parte, una sorta di “compiti a casa”: gli appuntamenti del mercoledì pomeriggio si trasferiscono a Borriana, all’ombra dell’accogliente cachi, nel giardino di Laura.
Oggi, per un momento, sono stati abbandonati fili e navette, ferri, aghi, spilli e telai, per lasciare spazio a “su cumbidu”, il rinfresco con dolci, crostate e strudel di frutta, che han fatto il paio con “su gattò” di mandorle e biscotti al gusto di limoni sardi.
A Su Nuraghe di Biella, l’Isola incontra il Continente attraverso saperi e sapori in una sorta di cosciente ibridazione di ingredienti e di ricette. Molto graditi gli infusi alcoolici, serviti rigorosamente gelati: a base di mirto, liquirizia, limoni isolani, messi, però, a macerare e realizzati all’ombra del Mucrone.
Anime femminili che a Su Nuraghe si incontrano e si ritrovano per realizzare pizzi e ricami pregiati, capaci di produrre anche cibi deliziosi, delicati e gradevoli al palato; donne che hanno il dono, come è naturale che sia, di generare, di far nascere: da semplici e umili ingredienti creano veri e propri capolavori, effimeri come il cibo; più durevoli come i ricami che escono dalle loro mani e dal loro cuore di mamme.Continua a leggere →

Il Sardo Jacopo Sulis, quattro volte Campione d’Italia

Jacopo SulisBiella, 13 luglio 2014 – Un giovane atleta biellese e sardo di terza generazione, è stato protagonista della stagione agonistica 2013/2014 nella disciplina del Tennistavolo. Si tratta di Jacopo Sulis, noto al Circolo Sardo anche per la partecipazione alla recente missione di solidarietà a Terralba (Oristano).
Jacopo si è laureato quattro volte Campione d’Italia nella categoria giovanissimi, conquistando il titolo italiano nel singolare, nel doppio maschile, nel doppio misto e nella gara a squadre. Ovvero tutte le gare a cui ha partecipato nei tre giorni di gare dei Campionati Italiani. In seguito a questi risultati è stato definito Re Mida della racchetta da Cesare Erba, il presidente del TT.Biella, la società sportiva biellese in cui è cresciuto e tuttora milita.
Durante l’anno sono arrivate anche le convocazioni in nazionale per rappresentare l’Italia nei tornei Internazionali Open di Svezia e Open d’Italia, oltre agli stage di perfezionamento a Torino, Terni e Lignano.
Di recente è giunto anche il primo posto al torneo internazionale di Angera nella categoria Under 18 e, soprattutto, il primo posto con il Piemonte nel torneo nazionale Teverino, conquistato per il terzo anno consecutivo.
Proprio al termine dei campionati italiani di aprile, Jacopo è volato in terra sarda in occasione della manifestazione di solidarietà con le popolazioni colpite dall’alluvione organizzata dal Circolo Sardo Su Nuraghe, recitando nella rappresentazione teatrale curata da Mirko Cherchi.
Si è trattato di un’opportunità importante per riannodare i legami con la terra natia dei nonni paterni e fare visita ad alcuni parenti di Cagliari. Il nonno Bachisio era nato a Tonara (Nuoro) ed emigrato nel Biellese da giovane, studiando prima a Cagliari e diplomandosi perito chimico all’ITIS di Biella, per lavorare, poi, nell’industria manifatturiera locale.
Nato a Biella nel 2003 da padre biellese e madre ligure, Jacopo frequenta con buoni risultati l’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Salvemini di Biella, studiando chitarra classica con il maestro Alberto Bocchino. È iscritto al settore giovanile del C.A.I. di Biella.

Salvatorica OppesContinua a leggere →

Donne con alberi in testa, conferenza di Battista Saiu

Lunedì 14 luglio, alle ore 21, a Graglia, in via Canale, 3, conferenza del prof. Battista Saiu su “Culti arborei in Piemonte, donne con gli alberi in testa” – proiezione di immagini inedite del Piemonte folclorico – “Vita d’Artista”, appuntamenti quotidiani per il mese di luglio coordinati da Anna Lasiu, Patrizia Bartolomei, Michele Facenna ed Eralda Zuccoli – rinfresco offerto da “Cà di Celeste e di Rosa” – ingresso libero

Giaglione, Valle Susa (TO), festa di San Vincenzo, bran
Giaglione, Valle Susa (TO), festa di San Vincenzo, bran.

In un centinaio di località piemontesi sono le donne a portare in testa, su cercini, alberi in processione in onore della Madonna o del santo patrono. In alcuni casi, agli elementi botanici sono associati pani di carità distribuiti a fine cerimonia, a seconda delle località, i simulacri arborei hanno nomi diversi: cavagnette e ginostri nelle Valli dell’Ossola; axente nel Canavese; matarille nel Torinese; rama, carità nelle Valli di Lanzo; bran, branc, nella Valle di Susa; maggio, pruento, fouassa nel vasto Cuneese; fiori di san Valerio nell’Alessandrino; maggio, pane, carità, nell’Astigiano: Rami della leva, e fiori all’occhiello, sono presenti tra i coscritti di ad Arborio, nel Vercellese, a significare il passaggio all’età adulta e alla maturità sessuale. A Novara sono noti i fiori di san Gaudenzio realizzati in ferro forgiato in occasione della festa patronale di gennaio.
Per reggere il maestoso bran, l’albero alto circa tre metri, portato in testa a Giaglione (Torino), in Valle di Susa, la priora è aiutata da due giovani coscritti che le poggiano in testa la struttura arborea del peso di quasi trenta chilogrammi.
In oltre la metà dei 1.206 comuni della Regione Piemonte, sono attivi diversi culti arborei, frammento meridionale de vasto panorama folclorico europeo: alberi issati dai ragazzi della leva, innalzati davanti alla chiesa, sul sagrato o su antichi cimiteri; tronchi razziati, portati in corteo, accompagnati da suoni e danze; decorati con nastri colorati, luminarie, fazzoletti e scampoli di stoffa, salami e forme di formaggio; alcune piante, portate in chiesa e benedette, alla fine della cerimonia sacra vengono smembrate e i rami venduti all’incanto; più sovente, dopo la benedizione del sacerdote in cotta e stola, le piante, posizionate sulla pira, sono incendiate in forma di falò: pescia nell’Ossola, scarli nel Canavese, alberi dell’abbondanza nel Biellese: dati alle fiamme secondo precisi rituali per predire auspici e divinare il futuro dall’andamento di fiamme, fumi e faville.

Simmaco Cabiddu

Calabresi, Pugliesi, Sardi e Biellesi di nuova ed antica generazione

Pane Quotidiano BiellaMartedì, 8 luglio 2014 – Stamane, una delegazione delle Comunità pugliese, calabrese, sarda e biellese si è recata in via Novara per consegnare solidarietà concreta al “Pane Quotidiano di Biella”, la “Mensa di condivisione cittadina” che ogni giorno prepara pasti caldi per chi è in difficoltà.
Luigi Pace, Domenico Nicastro, Battista Saiu e Nanni Tarello hanno affidato nelle mani di don Giovanni Parini una busta con 285,00 Euro. Le offerte, materialmente consegnate dal cassiere di Su Nuraghe Giovanni Carta, sono state raccolte durante il “Torneo dell’Amicizia”, svoltosi recentemente presso il campo sportivo “Villaggio La Marmora”, disputato tra le formazioni calcistiche delle tre associazioni etniche presenti in città e le “Vecchie glorie biellesi”, vincitrici incontrastate del breve campionato cittadino.
Ma la vera vittoria, quella del cuore, va ai giovani atleti che hanno partecipato alle gare, a sostenitori e tifosi dagli spalti, a Calabresi, Pugliesi, Sardi e Biellesi di nuova ed antica generazione che con generosità, durante la disputa sportiva, hanno messo mano al portafoglio donando con gioia per dare cibo a coloro che, sempre più numerosi, si trovano in ristrettezze economiche e, sempre più sovente, nel bisogno.Continua a leggere →

«Storie di Piazza», Mirko Cherchi, l’amico di Piergiorgio Frassati

Mirko CherchiVenerdì 4 luglio, a Pollone (Biella), si è svolto “Up-Verso l’alto”, un evento teatrale dedicato al beato Piergiorgio Frassati nel giorno della sua morte, avvenuta il 4 luglio 1925.
La serata, originariamente annunciata a villa Ametis, nel giardino della casa materna, per le avverse condizioni atmosferiche, è stata trasferita nella chiesa Sant’Eusebio e nell’adiacente teatro parrocchiale.
Preparato da un laboratorio teatrale che ha coinvolto tanti giovani del paese dai 14 ai 25 anni, la locale comunità religiosa si è spesa in prima persona, con parroco, ragazzi e adulti in scena per una neo sacra rappresentazione che ha visto la collaborazione di Parrocchia, Comune e Pro Loco di Pollone, la Famiglia e la Fondazione Frassati, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Nella Chiesa delle origini, al pari degli “hymnoddes”, cantori di apposite scuole, la predicazione avveniva attraverso testi prodotti dai fedeli, successivamente sviluppatasi in rappresentazioni animate di scene tratte dalla Bibbia, dai Vangeli e dalla vita dei Santi. L’odierna messa in scena religiosa, ultima nata a Pollone, può rientrare, a buon titolo, nella tradizione sacra locale.
Tra i bravi attori di «Storie di Piazza», il “progetto di ricerca e formazione di una memoria popolare per il Biellese, che raccoglie prodotti generati dalla creatività popolare, passata e attuale”, Anna Bruni, Erika Borroz, Mirko Cerchi, Noemi Garbo, Massimo Negro, Luisa Trompetto.
L’amico di Piergiorgio Frassati è stato magistralmente interpretato da Mirko Cherchi, sardo di seconda generazione, responsabile del laboratorio teatrale del Circolo Su Nuraghe di Biella.Continua a leggere →