Pettinengo, pranzo sardo in chiesa in favore di San Grato

LocandinaDomenica 28 settembre 2014, alle ore 12.30, a Pettinengo, pranzo in chiesa in favore di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari.
Per il terzo anno consecutivo, all’interno dell’antico oratorio dedicato al santo aostano e al sardo protovescovo di Vercelli patrono del Piemonte, verrà allestito e servito il pranzo benefico sardo per permettere di continuare le opere di recupero e restauro dell’edificio sacro.
Messo in sicurezza, grazie all’intervento della comunità sarda di Biella con il rifacimento di tetti e campanile, il seicentesco gioiello architettonico necessita ancora di ulteriori opere di tinteggiature, riparazione e risanamento per restituire al territorio il pieno utilizzo dell’edificio, raro esempio di barocco piemontese presente nel Biellese.
Le vie di Piemonte e di Sardegna, con secoli di storia e di Fede comuni, grazie a Su Nuraghe, ai Pettinenghesi e ai frazionisti di Canton Gurgo, si intersecano oggi con quelle del gusto. Lo testimoniano i piatti che verranno serviti nel ricco menù proposto a Pettinengo: a su zicchi affittadu (spianate di Bonorva, frantumate e cotte nel brodo di carne e verdure, condite con ragù), farà da contrappunto il coniglio nostrano con polenta della Valle di Oropa. Per l’occasione, le carni provenienti dalle terre di villa Malpenga di Vigliano Biellese sono state appositamente allevate da Massimo Gravellu e Isabella Ramelli.
Intanto, prosegue la sottoscrizione “Un Euro per San Grato” che, dopo il pranzo, culminerà con l’assegnazione del viaggio in Sardegna per due persone e permanenza di una settimana, offerto da Kibo Viaggi di Biella e l’attesissimo tradizionale “incanto del gallo”.Continua a leggere →

70° Anniversario della Liberazione, in scena il Sardo Mirko Cherchi

Locandina

12-13-14 settembre, al Lanificio “Fratelli Botto”, in via Vittorio Veneto, 2, a Miagliano (Biella), si terrà l’evento di Teatro partecipato: “Fabbrica di guerra”, di Renato d’Urtica, Andrea Coccioni, Fabio Banfo e Manuela Tamietti. Accoglienza h.19:00, vestizione: abiti da operaio del 1944. Cena: razione di guerra. Spettacolo.

Racconta la storia di un operaio biellese comunista, arrestato per propaganda contro il regime fascista. Sorvegliato speciale dal 1927, fino al 1941 che pur mantenendo «buona condotta morale e politica» e non dando «luogo a rimarchi», non diede «prove concrete di ravvedimento».
Lo spazio della fabbrica come luogo in cui rivivere per un momento l’esperienza della guerra e della fabbrica in guerra, le misere condizioni di vita, la paura, la fame, l’ingiustizia, l’oppressione, l’impossibilità di esprimersi liberamente.Continua a leggere →

Piemonte e Sardegna, concerto a San Germano Vercellese

LocandinaVenerdì 12 settembre 2014, alle ore 20.30, nella chiesa parrocchiale di San Germano Vercellese, si terrà “Incontri canori sangermanesi 2014, memorial Moreno Nodari”, organizzato dal locale “Coro Airone” diretto dal M° Fabrizio Bragante. Ospite Massimo Zaccheddu, cantautore di Santhià, Sardo di seconda generazione, amministratore di Su Nuraghe, che proporrà “Ninniu”, “una dolce ninna nanna carica di poesia e armonia – confida Fabrizio Bragante – che Max aveva scritto e noi armonizzato per quattro voci e chitarra, che aveva avuto un grande successo dieci anni fa, al Salone del libro di Torino, quando lo presentammo insieme al Circolo Culturale Sardo di Biella“.
Invitato di eccezione alla rassegna musicale piemontese, il Coro di Iglesias (Carbonia), diretto da Paolo Autelitano e presieduto da Umberto Madau, che proporrà brani in lingua sarda popolari e inediti. Nato nel 2006, nel 2009 rappresenta la Sardegna al 3° Festival internazionale di canto popolare, esibendosi ad Ariccia e Castel Gandolfo. Riconosciuto dal Ministero per i Beni Culturali di “Interesse nazionale”, nel 2011ha partecipato al Festival internazionale di musica sacra di Cagliari, organizzato dal “Collegium karalitanum”; vasto il repertorio di canti della tradizione religiosa isolana.
Sarà un onore per noi del Coro Airone e per la nostra rassegna sangermanese ospitare il Coro di Iglesias che arriverà appositamente dalla Sardegna – afferma Bragante -. Piemonte e Sardegna sono molto legati da tradizione e storia; la musica, non fa eccezione, anzi. Grazie a Michela Rosetta, sindaco di San Germano e alla bellissima amicizia e collaborazione con Massimo Zaccheddu, passionale amante, come noi, delle tradizione della terra d’origine e alla collaborazione con le comunità sarde di Biella e di Vercelli, è stato possibile organizzare la serata il cui incasso sarà devoluto in beneficenza“.

Eulalia Galanu

Biellesi e Sardi, due secoli della Mazza civica (1814-2014)

Sindaco di Biella e mazza civicaDomenica 31 agosto 2014, alle ore 9.30, presso il Santuario Mariano Eusebiano Alpino di Santa Maria di Oropa, si è svolta l’annuale rievocazione della “chiusura dei cancelli” del sacro recinto, aperti a maggio con analogo rito.
Un gesto semplice ma ricco di significati che rimanda alla responsabilità che la Città di Biella ha sul Santuario, alla cui gestione partecipano la componente civile e religiosa, governato pariteticamente dai canonici di Santo Stefano e dal Consiglio comunale, vescovo e sindaco in primis.
Per l’occasione è stata inalberata la Mazza civica, la massima insegna del potere cittadino, portata e scortata dalla Guardia municipale in alta uniforme, a fianco del sindaco che con le antiche chiavi chiudeva il cancello principale e poi quello a monte, assistente il rettore canonico don Michele Berchi.
Da duecento anni, la maestosa insegna accompagna i Biellesi pellegrini ad Oropa, a fianco del primo cittadino. Venne eseguita nel 1814 in sostituzione di quella d’argento, donata, al pari di quella del Capitolo della Cattedrale, al Governo provvisorio piemontese costituitosi nel dicembre 1798.
Con la Restaurazione, il ritorno della monarchia e il rientro da Cagliari del Re di Sardegna, il Comune decise di dotarsi di una nuova Mazza di rappresentanza – questa volta in legno dorato – incaricando l’architetto e ingegnere Nicola Tarino di studiarne la foggia. Sulla sommità, formata da tre medaglioni riproducenti ciascuno la Madonna di Oropa, lo stemma del Regno di Sardegna e della Città di Biella, altrettante epigrafi: “Deipara Protegente; Rege Sardiniae Imperante; Bugellae Civitas Felix”, abbreviate in: DEIP. PROT. – REG. SAR. IM. – BUG. FX.
Se nella capitale sarda è rimasta sempre in uso la Mazza viceregia, simbolo regale dell’Isola, portata a cavallo dall’alternos durante la processione di Sant’Efisio, Biella, in alternativa al gonfalone della Città, forse la sola in Piemonte, può fregiarsi ancora dell’antica insegna d’onore del corpo decurionale, in uso già dal 1660, dopo la concessione delle Patenti ducali di infeudazione.

Simmaco Cabiddu

Comunità di Lessona e Sardi di Biella nel nome di sant’Eusebio

Lessona, volontari della cena di sant'Eusebio tra torte e portate
Lessona, volontari della cena di sant'Eusebio tra torte e portate.

Sabato sera, a Lessona, nell’area delle feste, presso il Palazzetto, si è svolta la cena di sant’Eusebio, ovvero della solidarietà, proposta dal gruppo dei volontari coordinati da Adriano Briasco. Il ricavato verrà utilizzato per i lavori al tetto della chiesa frazionale e per il locale oratorio.
Significativa la partecipazione, nonostante il giorno feriale e il sabato di pioggia torrenziale che non ha voluto dar tregua neanche durante la cena, con l’acqua che cercava di infiltrarsi tra i piedi dei commensali.
Il piacevole momento conviviale è stato preceduto dalla Santa liturgia celebrata il giorno prima nel seicentesco oratorio intitolato al sardo Eusebio, primo vescovo e patrono del Piemonte.
Nei reciproci ringraziamenti tra Lessonesi e Sardi, “il nostro sant’Eusebio”, a significare l’amore e l’attaccamento verso radici comuni orgogliosamente rivendicate da entrambe le Comunità.
All’appuntamento, con i frazionisti di Mozzetto Sant’Eusebio, parenti, amici, simpatizzanti e quanti volevano trascorrere momenti sereni in allegria, erano presenti il sindaco di Lessona, Clara Comoglio, il parroco, don Renzo Diaceri, la direttrice dell’Istituto Giovanni XXIII, Angelina Figoni, il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu e il presidente del Comitato del Carnevale, Paolo Pistoletto.
Tra i volontari: Tiziano e Antonella, Mario e Gabriella, Paolo e Claudia, Adriano e Luisella, Silvia, Paola e Barbara.Continua a leggere →