Museo di Pettinengo, una grande opera d’arte a pochi passi da Biella

Pettinengo, Museo delle Migrazioni

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli , via Fiume, 12, Pettinengo – Aperto tutte le domeniche, dalle ore 14.30 alle ore 18.30 – Info e su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Al Museo delle Migrazioni di Pettinengo è possibile ammirare un capolavoro dell’arte italiana del Novecento: la “Madre dell’ucciso”, di Francesco Ciusa; scultura in marmo bianco di Carrara realizzata dall’artista sardo, presentata in gesso nell’esposizione del 1907 alla Biennale di Venezia. Il successo di pubblico e di critica attraversò il Canale della Manica, il Mediterraneo e l’oceano! All’epoca, gli Americani proposero all’artista barbaricino di trasferirsi, emigrare nel nuovo continente. Ma il richiamo della terra di origine era più forte di fama e denari e Ciusa rifiutò.
Il gesso originale è stato acquistato nel 1939 dalla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari.
Lo Stato Italiano acquistò da subito – e conserva ancora – una fusione in bronzo per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Contemporaneamente, un’altra copia, probabilmente sempre in bronzo, venne ceduta ad una galleria privata londinese di un certo Duscen, così come evidenziano gli archivi dell’artista. Una copia in gesso – acquistata nella stessa epoca dalla Galleria d’Arte Moderna di Palermo, ove è tuttora esposta.
In prossimità alla Biennale del 1907, fu commissionata anche una copia in marmo per Paolo Triscornia, industriale del marmo e collezionista di Carrara. Egli, espostala nel 1934 nel proprio stand in occasione della I Mostra Celebrativa del Marmo di Carrara, la cedette, unitamente ad altre opere, il 2 Aprile 1942 per Lire 68.000 al conte Vittorio Buratti, forse con la mediazione del pittore sassarese Giuseppe Biasi che, in quegli stessi anni, operava a Biella. Con la statua, il nobile industriale biellese adornò il giardino della Villa Malpenga, nel territorio di Vigliano Biellese, ove la stessa opera è rimasta custodita fino alla sua riscoperta, avvenuta lo scorso anno.
Oggi, la Madre dell’ucciso in marmo è esposta presso una proprietà extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna, sede del Museo delle Migrazioni. Cammini e Storie di Popoli, in Pettinengo (BI), aperto tutte le domeniche, ore 14:30-18:30. Ingresso libero

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Pettinengo, Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, giovani visitatori ritratti acconto alla “Madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa.

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