“Ad Oropa non potremo essere tanti ma ci saremo tutti”. Questo è il messaggio pubblicato sul sito ufficiale del Santuario di Oropa nel fornire indicazioni per la celebrazione differita di un anno, che si terrà domenica 29 agosto 2021.
In tempo di interminabili restrizioni sanitarie, saranno due “Donne del grano” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella a partecipare alla V Incoronazione della statua della Madonna di Oropa, in rappresentanza dei 6.200 Sardi che risiedono nella Diocesi di Biella. Siederanno accanto ai sindaci e alla rappresentanza di Fontainemore – anch’essa ridotta di numero – proveniente dalla Valle del Lys (Aosta).
Sebbene contingentato a causa delle limitazioni governative, Oropa è luogo di incontro di popolo e di popoli, al di là di mari e montagne. Profondo e antico è il legame che unisce Isola e Genti alpine. La memoria popolare e le numerose lapidi, murate durante i secoli sulle pareti dell’antica basilica oropense, raccontano la storia che, ad un tempo, è storia sarda e storia biellese, attraverso il Vescovo Eusebio, primate di Vercelli: Sant’Eusebio – sardus natione – nato in Sardegna alla fine del III secolo, è emigrato, ancora bambino, da Cagliari, dove esiste l’antica chiesa ipogeica intitolata a sua madre, Santa Restituta.Continua a leggere →
Poesia alle donne “in tristura” con luna piena sul nuraghe
Porta il numero 558 la poesia di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro). 558 liriche pubblicate puntualmente sui social di Su Nuraghe attivati da che sono iniziate le restrizioni governative. Strumenti e nuove tecnologie informatiche messi a punto per cercare di far fronte alle mille solitudini generate dalla pandemia, tenendo acceso quel lume di socialità – sebbene virtuale – in una realtà sempre più gravida di fragilità.
Nello snocciolarsi della quotidianità, le poesie pubblicate a Biella dal Circolo culturale sardo raccontano il presente, incrementando al contempo l’antologia di testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant” per imparare a leggere e scrivere in lingua materna.Continua a leggere →
“Nuraghi e contemporaneità” un ponte tra Biella a La Plata (Argentina)
Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant” – conversazione con Battista Saiu, martedì 31 agosto 2021, alle 21:00 ora italiana, ore 16:00 dall’altra parte dell’oceano.
In tempo di coronavirus continuano gli appuntamenti transoceanici con il Circulo Sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), attraverso il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, attivato dal Circolo Culturale Sardo di Biella nell’ambito del progetto “Casa Sardegna” deliberato nel dicembre 2019 dalla Giunta regionale sarda “per promuovere, consolidare e rafforzare il legame identitario della Sardegna con gli emigrati e i loro familiari in Italia,e all’estero”.Continua a leggere →
7.000 anni di storia negli arazzi di donne sarde contemporanee
Sabato 11 settembre, ore 18.00 – 20.00, in via Salita di Riva 3, a Biella, Woolbridge Gallery (ex Lanificio Pria), inaugura Wool Gems, “Gemme di lana”, mostra interamente al femminile, con opere di artiste sarde contemporanee, specialiste nella tessitura tradizionale che si aprono a nuove contaminazione contemporanee. Apertura sino al 31 ottobre dal mercoledì alla domenica dalle 10.00/12.30 alle 14.30/19.00. Ingresso libero.
Dopo la recente nomina di Biella Città Art & Craft Unesco, Woolbridge Art Gallery di Biella presenterà la nuova rassegna espositiva Wool Gems con arazzi sardi realizzati da Studio Pratha
Studio Pratha porta in mostra una grande serie di opere uniche, che si collocano al confine tra l’arte e il savoir-faire legato alla tradizione millenaria della tessitura sarda. Gli artisti tradizionali, insieme ai creativi contemporanei, hanno ideato le opere di questa mostra, portando lo spettatore in un mistico connubio di forme e colori.
Negli arazzi di Studio Pratha, la lana, che da sempre contraddistingue la città di Biella, diviene un mezzo espressivo rivolto a un’arte contemporanea, che attinge alle fonti di una tradizione di tessitura stilistica ben radicata, ispirata da correnti artistiche storiche e aperta a nuove influenze.Continua a leggere →
Migrazioni: arte sarda a Biella
Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso gratuito nel rispetto delle norme Covid-19
Non c’è dubbio che spesso ciò che più affascina i visitatori al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo, sia la scultura che domina la seconda sala, ossia “La Madre dell’ucciso”, per la sua bellezza, per i suoi significati e per la sua storia.
L’aspetto cruciale della vicenda è che, sebbene l’artista nuorese Francesco Ciusa realizzò l’originale in gesso per esporla alla Biennale di Venezia nel 1907, la versione esposta al Museo delle Migrazioni è l’unica copia in marmo di cui si è tutt’oggi a conoscenza, ed è proprio in questa sede che la scultura venne esposta per la prima volta, nel 2017, a un pubblico più ampio dopo decenni passati nel giardino di villa “La Malpenga” di Vigliano Biellese.Continua a leggere →