Attenzione per il passato, senso del presente, fiducia nel domani
La Memoria, come ogni aspetto esistenziale umano, trova spesso la sua esplicazione nel mondo concreto attraverso oggetti materiali e percezioni sensibili, fatto menzionato di recente in diverse circostanze1. In particolare tale realtà si delinea essere tanto più evidente con riferimento ai defunti, onorati e commemorati con atti cerimoniali quali il silenzio, la deposizione di fiori a sepolcri e presso steli celebrative e votive. Le autorità ecclesiastiche2, a riguardo, hanno più volte ricordato come “città della memoria” siano proprio i cimiteri ed i sacrari, ed altrettanto è avvenuto anche nell’ambito del ricordo laico-civile3. In relazione, poi, a chi è venuto a mancare alla comunità dei viventi in circostanze tragiche, come nel corso di eventi bellici o tributando servizio e sacrificio per il bene altrui, si è anche evidenziato come la guerra sia spesso stata un’opportunità, un’occasione di compartecipazione, di sacrificio, di virtù, di condivisione e di scambio delle diversità dei soggetti coinvolti4.
Tale profilo si è evidenziato anche lungo il percorso storico di formazione della stessa Italia, processo che a cavallo tra XIX e XX Secolo ha visto un susseguirsi di cruenti conflitti armati. In tale contesto i Sardi sono stati coinvolti, attraverso il loro “contributo di sangue e sudore“, nella costruzione dell’Unità politica nazionale, della quale il 17 Marzo 2011 verrà celebrato il 150° Anniversario.Continua a leggere →
- Si vedano i riferimenti e gli esempi segnalati a riguardo negli articoli pubblicati nell’ultimo anno su sunuraghe.it. [↩]
- Cfr. da ultimo l’intervento di mons. Ignazio Sanna, vescovo di Oristano, su L’Unione Sarda di Venerdì 15 gennaio 2010, p. 36. [↩]
- Per tutti emblematici i versi de I Sepocri di Ippolito Pindemonte. [↩]
- Si veda in un’ottica problematica: G.L.Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, Laterza, Roma-Bari, 2007, pp. 37 e ss. [↩]