Gli emigrati sardi in udienza da Francesco, il Papa con la valigia

I Sardi di su disterru, gli emigrati dei 70 circoli sardi aderenti alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde Italia, insieme a rappresentanti di altre Federazioni del vecchio e del nuovo continente incontreranno Papa Francesco nell’udienza di mercoledì 10 dicembre alle ore 8.30, nella sala Paolo VI.
Giungeranno a Roma anche dalla lontana Australia e dall’Argentina, terra di Bergoglio, per portare il saluto al fratello con la valigia in mano, confortati dalla consapevolezza che il Papa, per esperienza sua e dei suoi familiari, conosce la situazione di chi si trova in terra straniera tra parlanti un’altra lingua per loro “non materna”.
Da Biella, i Sardi di Su Nuraghe, guidati dal presidente Battista Saiu, hanno fatto pervenire nei giorni scorsi, presso la Santa Sede, i testi della preghiera dei Vespri della Madonna e della Missa in lingua sarda, autorizzata, quest’ultima, ad experimentum dall’Arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna.
Due esempi – al centro del convegno organizzato da Su Nuraghe a Oristano nello scorso novembre – del lavoro che si sta facendo in Sardegna per favorire una partecipazione più incarnata e inculturata alla preghiera della Chiesa universale.
Messaggio che arriva da Biella e dai Circoli di emigrati sardi del Piemonte, regione che certo evoca per lo stesso Sommo Pontefice l’importanza delle radici della propria Fede.
Contributo concreto dall’Isola e dal mondo dell’emigrazione in difesa delle radici cristiane, che non può non passare attraverso la difesa della lingua dei popoli, che, per noi è quella del popolo sardo.

Simmaco Cabiddu

Anche dolci sardi al mercatino del vischio di Graglia

Coro dell'antica confraternita di Graglia
Coro dell'antica confraternita di Graglia

Come è tradizione ormai da parecchi anni, la Confraternita della SS. Trinità e S. Croce di Graglia promuove, per domenica 14 dicembre, il Mercatino del Vischio, che si svolgerà in piazza Astrua, davanti alla Chiesa di S. Croce. Al mattino verrà allestito il mercatino: nell’apposita casetta di legno si potranno acquistare i rami di vischio, al naturale, ornati con fiocchi colorati; in piazza ci saranno bancarelle con oggetti regalo, prodotti locali, formaggi tipici provenienti dall’alta Savoia, ghiottonerie varie.
Un gradito ritorno: saranno presenti , come lo scorso anno, anche i dolci sardi, abilmente prodotti e confezionati dalle donne del Circolo Su Nuraghe di Biella, che allestiranno la loro bancarella.
Nella tarda mattinata Babbo Natale accompagnerà i bambini a Campra, per imbucare la letterina nell’apposita cassetta, mentre nel pomeriggio si svolgerà la corsa delle slitte di Babbo Natale, dove i partecipanti fungeranno da renne e da cocchieri. Durante tutto il giorno si potrà visitare, nella Chiesa, una mostra di Presepi da tutto il mondo. Sarà una giornata di allegria e fraternità, per scambiarci gli auguri per le prossime Festività Natalizie!

Agostina BecchiaContinua a leggere →

Ricordo di Salvatore Còntini nelle parole del cappellano di Su Nuraghe

mirto fruttatoDopo aver celebrato l’Eucaristia, sacramento della morte-risurrezione del Signore, è giunto il momento di rivolgere al nostro fratello Salvatore il nostro saluto, il nostro addio. Nell’uso consueto diciamo “addio” quando non vediamo alcuna possibilità di incontrare ancora una persona. Ma questa parola racchiude in sé un significato diverso: “a Dio”; e poiché Dio non è Dio dei morti ma dei viventi, questo saluto rimanda ad un incontro che non avverrà in questa condizione terrena, mortale, ma in Dio, nella vita beata e immortale che Dio prepara per noi. Nutriamo allora la speranza che questa nostra assemblea che ora scioglieremo, nella tristezza del distacco, la ricomporremo nella gioia della risurrezione.
Salvatore è nato nella terra di Sardegna, nella bella terra di Sardegna e, dopo aver lavorato come pastore e minatore, è emigrato in questa terra che noi sardi chiamiamo “Continente” – perché la bella terra di Sardegna spesso non è governata bene, in modo da offrire ai suoi figli la possibilità di una vita dignitosa. Qui, in continente, ha dato – come tantissimi sardi – un contributo di lavoro in diverse occupazioni, delle quali voglio sottolineare quella di postino, che lo ha portato ad incontrare molte persone, lui che non aveva certo un temperamento schivo, ma aperto alle relazioni. Si è impegnato però anche nella vita sociale: in politica, nell’amministrazione del paese (non senza motivo è presente il gonfalone del Comune di Pettinengo), nel sindacato, nella vita delle associazioni. Era legato molto al Santuario di Banchette, che frequentava insieme al fratello Gavino, all’epoca del rettore padre Coppetti – chi non lo ricorda come battitore di incanti a favore di quella chiesa? Un aspetto ancora desidero far presente: aveva imparato da giovane a suonare la chitarra e gli piaceva farlo durante le feste con gli amici, accompagnando le canzoni “a chitterra, comente naramus nois”.Continua a leggere →

È morto Salvatore Còntini, stimato in Sardegna, amato in Piemonte

Salvatore CòntiniOggi pomeriggio, 2 dicembre, si è spento a 93 anni Salvatore Còntini, di Silanus (Nuoro).
Lascia la sua compagna Severina e famiglia, il fratello Gavino, la cognata Francesca e famiglia, nipoti e pronipoti tutti: ma lascia anche una comunità che gli ha voluto bene durante gli anni della sua lunga esistenza.
Domani, mercoledì 3 dicembre, alle ore 20, recita del Santo Rosario nella parrocchiale di Pettinengo. Giovedì, alle ore 10, nella stessa chiesa, il rito e l’accompagnamento funebre.
Pastore e, a soli 14 anni, minatore nel Sulcis; prigioniero nel 1943 in Sicilia dopo lo sbarco alleato, scappa dal campo inglese per tornare in Sardegna. Giunto nella sua Isola, è richiamato al fronte con l’VIII Armata inglese per combattere a Montecassino e a Imola, sulla Linea Gotica, entrando tra i primi soldati nella Bologna liberata.
Finita la guerra, di nuovo in miniera dove rimane sepolto per due giorni sotto una frana, riportando numerosi traumi e ferite.
Nel 1948, decide di lasciare la sua terra in cerca di miglior fortuna. Raggiunge la sorella Agostina a Pettinengo per lavorare come manovale, carpentiere e a far maglie con le macchine rettilinee. Infine, “divenne il postino del paese, mansione che svolse per vent’anni acquisendo la meritata stima dell’intera cittadinanza”, sostengono i suoi concittadini.
Fondatore della sezione del locale Partito socialista, restituì con relativo telegramma la tessera quando si scoprirono le ruberie craxiane.
Stimato nella terra di origine, amato in quella di adozione, Salvatore ha dedicato la sua vita agli altri, impegnandosi assiduamente per suo fratello Gavino, disabile dalla nascita, di cui si è fatto completamente carico aderendo, già dal 1976, alla struttura ANFFAS di Biella, poi a quella di Gaglianico, divenendone il presidente.Continua a leggere →

Tombola sarda con cappello, assegnati 332 premi da ridonare

Sabato 30 novembre 2014, si è svolto a Su Nuraghe di Biella il “tombolone di Natale”, con l’assegnazione di 332 premi offerti dai soci e ridistribuiti tra i presenti, una sorta di scambio affidato alla sorte.

partecipanti al tombolone di NataleLe disponibilità verso l’altro si vede nelle piccole cose della quotidianità.
Durante i giorni dell’anno, soci e amici di Su Nuraghe portano in sede diversi oggetti, mettendoli nella disponibilità dell’Associazione che li utilizza per beneficenza, sottoscrizioni a premi, piccole lotterie interne, ridistribuendoli e ridonandoli anche ad altri sodalizi di volontariato.
Così, con queste scorte di generosità, è stato possibile organizzare la tradizionale tombola di fine anno con centinaia di premi associati ad ambo, terna, quaterna e cinquina, durante una serata in serena compagnia, allietata dall’immancabile “cumbidu”, la distribuzione di dolcetti realizzati e offerti dai soci.
Com’è noto, l’istituto del “dono-controdono”, lo scambio di regali raggiunge il suo apice nel periodo invernale; giornate più corte con ridotta luminosità inducono la ricerca della compagnia dell’altro; in Continente è tempo di veglia, corrispondente all’analogo antico ritrovarsi presso su foghile, il focolare domestico sardo, divenuti nel presente, i frequentatissimi ritrovi in pubblici locali, apericena e movide serali.
In prossimità delle feste di fine anno, Su Nuraghe anima le sue accoglienti sale con il “tombolone di Natale”, il gioco di società che nell’affidare ai numeri la ridistribuzione dei doni donati, permette di offrire regali utili per compiere nuovi gesti concreti di amicizia.

Giovanni Usai